In questo articolo parleremo di un argomento “sempreverde”, sia per gli utenti che per i fornitori.

Stiamo parlando infatti degli oneri aggiuntivi e di come questi possono svuotare le casse del tuo conto corrente, mese dopo mese.

Andiamo dunque per ordine e cerchiamo di capire prima “cosa sono gli oneri aggiuntivi”.

Gli oneri aggiuntivi sono quegli importi che il fornitore applica in fattura ma che in realtà non sono dettati dalle normative emanate dall’ARERA e quindi, un puro guadagno per il fornitore che non rientra nelle attività di trasporto, distribuzione o di qualsiasi altra attività, appunto legata alla filiera dell’energia elettrica e gas.

Ma perchè vengono applicati gli oneri aggiuntivi?

Beh, dietro a questa domanda, che avrebbe una risposta abbastanza ovvia, voglio darti una chiave di lettura che potrebbe aiutarti a capire alcune cose fondamentali, soprattutto quando decidi di cambiare fornitore di energia elettrica e gas.

Servono per fare margini

Bene, questa è la prima risposta apparentemente ovvia, lo abbiamo già detto poco sopra. Dunque il fornitore applica oneri aggiuntivi, poiché, in quanto azienda, deve produrre del fatturato e degli utili.

I mezzi per farlo sono tanti, alcuni un po’ più “chiari”, altri un po’ meno. Uno di questi sono gli oneri aggiuntivi.

Servono per “camuffare” il prezzo  

Un modo per far apparire un’offerta più competitiva, molte volte, è quello di abbassare il prezzo della materia prima della luce e del gas, fino al di sotto dei prezzi di mercato.

Peccato che, se il prezzo viene “spinto” e viene fatto vedere con caratteri importanti in un’offerta, dall’altra parte, soprattutto se il prezzo proposto è davvero molto allettante, potrebbero nascondersi dei costi aggiuntivi che compensano ciò che è stato ridotto nel prezzo della luce e del gas.

Ovviamente, la maggior parte delle volte, questi costi aggiuntivi, vengono inseriti nelle CTE, con caratteri molto piccoli.

Dunque, ciò che è buono è scritto in grande,  ciò che non è buono è scritto in piccolo!

Detto questo e capito che in realtà, nelle tue bollette potrebbe esserci questo tipo di costi, dobbiamo imparare una volta per tutte a scovarli e di conseguenza a distruggerli.

Una tecnica immediata per riconoscere gli oneri aggiuntivi in una bolletta di luce e gas (la seconda te la svelo subito dopo)

Beh, all’apparenza sembrerebbe quasi impossibile andare a scovarli, perchè se già è complicato leggere la bolletta in generale, trovare questo tipo di costi, sembrerebbe quasi una missione impossibile.

Ecco però che, se impariamo una tecnica molto semplice, almeno una parte di quei costi aggiuntivi, possono essere scovati in un modo molto, molto semplice.

La tecnica consiste nel guardare semplicemente una voce in fattura, che si chiama “Altre partite” oppure “Altri oneri” o ancora “Oneri diversi dalla fornitura”.

La dicitura cambia ovviamente in base al metodo di fatturazione del fornitore stesso.

Dunque, se questa voce è a zero, possiamo dormire sonni tranquilli.

Se invece questa voce ha un importo diverso da zero e positivo, iniziamo a capire perchè ci vengono applicati questi importi.

Attenzione, questo non significa affatto che, in quella fattura siano applicati oneri aggiuntivi.

Già, perchè solitamente, sotto questa macro voce possono ricadere costi come:

  • Depositi cauzionali
  • Pratiche in genere (tra cui aumenti potenza, volture, ecc)
  • Oneri aggiuntivi

Ecco, per capire se tra questi costi, ci siano o meno oneri aggiuntivi, viene in aiuto la seconda pagina della bolletta.

Qui, sono riportati tutti i dettagli dei costi legati alle “Altre Partite”.

E quindi se troverai voci come ad esempio:

  • Deposito cauzionale
  • Costo attivazione fornitura
  • Costo voltura
  • ecc

questi sono tutti costi dovuti e che fanno riferimento a qualcosa che è regolamentato e giustificato come attività.

Ma se in questi dettagli trovi voci di costo come ad esempio:

  • Gestione amministrativa
  • Energia Verde
  • Onere aggiuntivo

o qualsiasi voce che ti fa pensare a un servizio offerto dal fornitore e che non sembra tra quelli del gruppo di oneri effettivamente da riconoscere, qui deve scattare il campanello d’allarme.

Ecco dunque che è sempre bene valutare e leggere molto bene questa voce all’interno della bolletta.

Ma non è il solo posto dove andare a guardare.

Infatti, il secondo posto in cui andare a guardare se ci sono a meno oneri aggiuntivi, è la voce relativa alla “Spesa per la materia energia o gas”.

Tanto per intenderci, la bolletta è composta da oneri fissi, detti anche oneri passanti, e da oneri su cui il fornitore, di fatto, andrà a marginare.

Gli oneri fissi sono presenti nelle seguenti voci in bolletta:

  • Spesa per il Trasporto e Gestione contatore
  • Oneri di Sistema
  • Imposte e IVA

Sono detti anche “oneri passanti” perché, così come li vede il fornitore, quest’ultimo, senza farci neanche un minimo margine, li gira agli attori della filiera dell’energia elettrica e del gas (ad esempio il Distributore Locale, Terna, ecc).

Dunque questi, salvo casi davvero eccezionali e al limite della legalità, non ci interessano.

La voce che ci interessa invece è quella dove sono riportate quelle voci dove il fornitore fa margine, cioè, come detto, la “Spesa per la materia energia e gas”.

Qui dentro ci sono comunque delle quote e delle voci stabilite dall’autorità a cui il fornitore deve attenersi.

Quest’ultimo però, può decidere di inserire altre voci non previsti dall’autorità o addirittura di “gonfiare” le quote previste dall’ARERA (come ad esempio la PCV).

Ecco questi sono son oneri aggiuntivi. Quindi all’interno di questa macro voce puoi trovare oneri aggiuntivi strutturati in:

  • quote di voci aggiuntive (inventate dal fornitore o che servono per giustificare dei costi interni)
  • voci previste dall’ARERA ma con quote “gonfiate”

E qui, sinceramente, viene la parte complicata.

Già, perchè riconoscere gli oneri aggiuntivi all’interno della voce “Spesa per la materia energia” non è cosa da tutti.

Sicuramente dovrai trovarti davanti un professionista in grado di vederle e riconoscerle e valutare insieme a te quanto pesano alla fine sui tuoi costi in bolletta.

Ovviamente 5Lapmade.it ti da la possibilità di confrontarti con dei professionisti super-partes che non ti proporranno un fornitore per fare una provvigione, ma tra le decine e decine di proposte, sceglieranno insieme a te quella che fa al caso tuo (per tutti i dettagli clicca qui) per evitare una volta per tutte sorprese ogni volta che cambi fornitore e quella sensazione di speranza ogni volta provi quando ti arriva la bolletta di luce o gas.

Alla prossima!