L’accisa agevolata sulla fornitura del gas metano per le aziende

L’accisa erariale o imposta erariale è una tassa che si paga nella bolletta del gas alla quale inoltre (paradossalmente) viene aggiunta l’iva.

Puoi trovarla appunto, nella sezione relativa alle imposte della tua bolletta. 

Tanto per intenderci è una tassa sulle materie prime e sui beni di consumo, come ad esempio anche il prezzo della benzina che al suo interno ha compresa l’accisa.

Essa, nel caso specifico del gas, è calcolata sulla base dei consumi e attraverso degli scaglioni.

Nota: sulla fattura di energia elettrica invece, l’accisa esiste, ma è già in forma agevolata, sia per privati che per aziende e ha uno scaglione unico

In pratica si paga un importo per ogni metro cubo consumato che varia in base a quanto consumiamo annualmente, partendo dai consumi effettuati dal 1 Gennaio di ogni anno.

L’accisa erariale è presente in tutte le bollette sia per i privati che per le aziende/attività commerciali ma, proprio su queste ultime, è possibile richiederne la riduzione. É infatti proprio lo Stato, a mettere a disposizione tale agevolazione.

Non stupirti se fino ad ora NON ne hai mai sentito parlare, negli anni ci siamo scontrati con i commercialisti che ne erano allo scuro e non ci credevano.

Prima di scendere nel dettaglio, come detto all’inizio, ti basti pensare che tale riduzione prevede un abbattimento del 90% della tassa stessa. Che a sua volta comporta una riduzione della spesa annua di gas che varia tra il 16 e il 20%.

Ora non sappiamo quanto consumi nella tua “azienda/attività” e quindi quale sia la tua spesa annua di gas ma, ne converrai con noi che qualunque sia l’importo, se il 20% ti resta in tasca, può solo far piacere. Anzi a dirla tutta vedila così, hai un piccolo capitale fermo lì che domani potrai spendere come meglio credi.

 

Gli scaglioni sono così suddivisi:

TAB1

 

 

Accisa

Da 0 

a 120 Smc

Da 121 

a 480 Smc

Da 481

 a 1560 Smc

Oltre 1560 

Smc

NORD 0,044€ 0,175€ 0,17€ 0,186€

Territori Ex Cassa del Mezzogiorno (Abruzzo, Molise, Campania, Puglie, Basilicata, Calabria, Sicilia e

Sardegna)

0,038€ 0,135€ 0,12€ 0,15€

 

Quindi, superati i primi 120 metri cubi, la tassa come vedi inizia ad incidere parecchio sui tuoi costi.

Inoltre, come avrai notato c’è una differenza territoriale dell’accisa erariale tra i territori del centro-nord e del centro-sud della nostra penisola.

L’applicazione dell’agevolazione dell’accisa porta tutti questi valori a 0,01249 €/Smc!

Quindi, giusto per visualizzare, ecco come sarà la tabella qui sopra con l’agevolazione applicata:

 TAB2

Scaglione Consumi (mc/annui) Accisa (euro/mc)
fino a 120 0,01249
superiori a 120 fino a 480 0,01249
superiori a 480 fino a 1560 0,01249
superiori a 1560 0,01249

Come puoi notare, la componente si riduce di circa il 90%.

Abbiamo stimato che il risparmio ottenibile con l’applicazione di questa agevolazione è di circa 500€ per ogni 2500 metri cubi annui di consumo. Niente male!

Se stai facendo due conti al volo e le cifre non ti tornano è perché mancano ancora 2 cose: l’iva al 22% e soprattutto un’altra “piccola” tassa della quale non ti abbiamo ancora accennato, l’Addizionale Regionale.

Ebbene sì, sempre alla sezione “imposte” della tua bolletta del gas, se fai parte delle Regioni che le applicano, trovi anche questa voce: addizionale regionale.

Anche questa imposta ha degli scaglioni (uguali a quelli dell’accisa erariale) ma ha una radicale differenza, varia da regione a regione.

Nella tabella qui accanto, le prime 4 colonne riportano i costi dei quattro scaglioni in forma non agevolata. Mentre, le ultime due colonne riportano i costi dell’addizionale regionale con un unico scaglione.

Questo perché una volta applicata l’agevolazione lo scaglione diventa unico e con un unico prezzo. L’unica distinzione se vogliamo è legata a due macro-fasce di consumo.

Infatti, la colonna 5 riporta i costi fino ad un consumo di 1,2 Milioni di Metricubi, mentre la colonna 6 i costi per consumi oltre 1,2 Milioni di Metricubi.

Nota: l’addizionale regionale si applica su tutte le regioni indicate nella tabella sopra ad eccezione di Valle d’Aosta, Friuli-Venezia Giulia, la Sicilia, il Trentino Alto Adige e in Lombardia.

Per quanto sia stato ed è ancora argomento di discussione il fatto che su questa tassa sia applicata l’iva (cioè una tassa su un’altra tassa), al momento non ci sono disposizioni o regolamenti che vietino tale pratica e quindi va pagata.

Vien da sé, tuttavia, che pagare l’iva su un importo ridotto di circa il 90% farà abbassare di parecchio la spesa.

Pertanto, dopo la riduzione dell’accisa erariale e dell’addizionale regionale dovremo aggiungere l’iva ed ecco che ci troveremo di fronte alla cifra di circa -500€ ogni 2500 metri cubi, come descritto prima.

Qui di seguito trovi due esempi di calcolo di riduzione, usando una regione del nord e una del sud Italia.

Precisamente una per il Piemonte e una per la Puglia.

Al solo scopo didattico, ipotizzando un consumo annuo di 3500 Smc avremo i due seguenti risultati riportati nelle due tabelle di seguito.

Guarda con la sola applicazione quanto si risparmia!

In una Regione come il Piemonte, il risparmio totale è di oltre 600€!

In una Regione come la Puglia, il risparmio totale è di oltre 500€!

Per richiedere l’agevolazione fiscale è necessario compilare l’apposito modulo che ti verrà fornito (dopo averlo richiesto) dal tuo Fornitore di gas.

Si tratta a tutti gli effetti di un’autocertificazione che, una volta compilata, firmata e timbrata da parte del legale rappresentante dell’azienda, dovrai restituire al Fornitore e che poi sarà inoltrata da quest’ultimo all’ufficio delle Dogane.

 

Prima però di richiedere questa agevolazione, è bene verificare se rientri in questo tipo di agevolazione.

Moltissime aziende ne hanno diritto e parliamo di Ristorazione, Commercio, Attività produttive, ecc…

 

Per sapere se la tua azienda/attività rientra nell’agevolazione, devi semplicemente verificare il tuo codice ATECO.

Puoi farlo cliccando sul bottone qui sotto.

Una volta nella pagina troverai un estratto del documento ufficiale della Camera di commercio, in cui sono indicate TUTTE le attività che ne hanno diritto a questo tipo di agevolazione fiscale.
Come sai le attività vengono identificate dal codice ATECO, che puoi trovare nella tua Visura Camerale.

Visura che deve essere “ordinaria” e non “di evasione”.

Il consiglio è, prendi la tua visura camerale, trova il codice ATECO della tua attività primaria e controlla se è presente nell’elenco. 

 

A questo punto, se vuoi sapere a quanto ammonterebbe per te il risparmio abbiamo pensato di lasciarti una tabella vuota da compilare.

Quindi armati di matita e compila la scheda di calcolo seguendo le istruzioni che puoi scaricare e stampare cliccando sul bottone qui sotto.

Nota importante sull’ agevolazione delle accise: attenzione perché in base alle attività che svolgi per cui viene richiesta questa agevolazione, è importante sapere che la stessa deve essere richiesta per gli uffici, i negozi e i locali dove si svolge la suddetta attività.

Ad esempio, se hai un ristorante e annesso hai un ufficio dove lavorano i tuoi dipendenti, ad esempio il contabile, il marketing manager e così via, questo spazio potrebbe non usufruire dell’agevolazione. Dunque, dovrai accordarti con il tuo fornitore per avere l’applicazione dell’agevolazione delle accise solo, per questo caso specifico, del locale dove svolgi l’attività di Ristorazione. Questa parte è anche riportata nei moduli di richiesta agevolazione, quindi chiedi consiglio direttamente al tuo fornitore o scrivici su info@5lampade.it

IMPORTANTE DA SAPERE

L’agevolazione dell’accisa erariale NON è retroattiva. Infatti, inizierai a pagare la tariffa agevolata solo dopo la sua applicazione e tutto ciò che hai versato negli anni NON è possibile recuperarlo. 

 

In altre parole, prima la applichi e prima smetterai di regalare soldi!

 

Per verificare l’avvenuta applicazione dell’agevolazione in seguito alla tua richiesta, ti basterà controllare sulla bolletta gas alla sezione “imposte” che gli importi corrispondano a quelli nella TAB2 vista in precedenza.